no llores mas
Para de matar a los muertos,
No llores más, no llores más
Si deseas aún escucharlos,
Si esperas no perecer.
Su susurro es imperceptible,
Ellos no hacen más ruido
Que el crecimiento de la hierba,
Felices donde el hombre no transita.
GIROVAGO
Campo di Mailly maggio 1918
In nessuna
Parte
Di terra
Mi posso
Accasare
A ogni
Nuovo
Clima
Che incontro
Mi trovo
Languente
Che
Una volta
Già gli ero stato
Assuefatto
E me ne stacco sempre
Straniero
Nascendo
Tornato da epoche troppo
Vissute
Godere un solo
Minuto di vita
Iniziale
Cerco un paese
Innocente
VAGABUNDO
En ninguna
parte
de la tierra
puedo ceder
al desaliento
A cada
nuevo clima
que encuentro
descubro desfallecido
que una vez ya lo habite
y me fue familiar
Y me alejo siempre
extranjero
Naciendo
de regreso de épocas demasiado
vividas
Gozar
un solo minuto
del origen
de la vida
Busco
un país inocente
(Traduccido por K.)
POESIA INEDITA DI G. UNGARETTI
Una poesia inedita di Giuseppe Ungaretti, del 1916, dal fronte (Dolina dei Pidocchi). Inviata a questo sito da Maurizio Casalena. Così ce la presenta il nostro lettore: "Durante la Grande Guerra mio nonno si trovava al fronte, e aveva come compagno di trincea Ungaretti, con il quale strinse amicizia, al punto che il poeta gli fece omaggio di un libro (il "Santippe") sul quale vergò di suo pugno una breve lirica che, a quanto mi risulta, è inedita." La scansione della pagina suscita emozione, senza dubbio.
Per chi vuole contattare Maurizio Casalena, la sua email è mcasalena@libero.it
Il testo
------------
28 Settembre 1916
Dolina dei pidocchi
Per non rammaricarsi d'esser nati
Questa carne molestata
ha pure
quando meno aspetta
i fremiti dell'alba
E mi brilla dolce la vita
come un prato
al rinvenuto bacio
della ruggiada
Ungaretti